by Federico Battigaglia
Durante gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, Acerno, un comune situato nella regione campana dell’Italia meridionale, rivestì un ruolo cruciale come punto strategico per l’avanzata verso Napoli. La sua posizione geografica si rivelò fondamentale per i movimenti delle truppe alleate dirette verso la città. Situato lungo una strada che collega la Piana del Sele alla valle del fiume Calore, Acerno garantiva un percorso diretto verso Napoli, diventando così un punto di passaggio obbligato per le forze alleate in marcia verso la città.Durante il conflitto, Acerno si affermò come un centro logistico di primaria importanza per le truppe alleate. La sua vicinanza a basi militari chiave e a infrastrutture di supporto, come aeroporti e depositi di rifornimenti, la rendeva una località strategica per il rifornimento e il rinforzo delle truppe in movimento. Inoltre, la conformazione montuosa e collinare del territorio circostante offriva vantaggi tattici, facilitando la difesa e il controllo dell’area.
Le truppe che transitavano attraverso Acerno affrontarono non solo le sfide logistiche del conflitto, ma anche le difficoltà derivanti dal terreno e la resistenza delle forze nemiche. A causa della sua importanza strategica come via di accesso a Napoli, entrambe le fazioni si scontrarono più volte per il controllo del territorio. Dopo intensi combattimenti, gli alleati riuscirono a conquistare Acerno, proseguendo poi verso il loro obiettivo finale: Napoli. Una testimonianza di questi scontri è la foto scattata da Paul Oglesby, che ritrae una chiesa distrutta durante gli eventi.
Oggi, Acerno rimane un simbolo storico del suo passato durante la guerra. Musei, strade locali e siti storici offrono l’opportunità di esplorare la storia di Acerno durante la Seconda Guerra Mondiale. Come molte altre città della provincia di Salerno, Acerno è strettamente legata all’operazione Avalanche. Un’importante testimonianza di questo legame è il Ponte di Acerno, dedicato a Audie L. Murphy, militare, scrittore, attore e produttore cinematografico statunitense, nonché il soldato più decorato della Seconda Guerra Mondiale.
mondiale.
ENGLISH VERSION : DEFENDING THE ROAD TO NAPLES-ACERNO AND THE TESTIMONIES OF THE WAR
During the events of World War II, Acerno, a town located in the Campania region of southern Italy, played a crucial role as a strategic point for the advance towards Naples. Its geographical position proved to be fundamental for the movements of allied troops towards the city. Located along a road that connects the Piana del Sele to the valley of the river Calore, Acerno guaranteed a direct route towards Naples, thus becoming an obligatory crossing point for the allied forces marching towards the city.
During the conflict, Acerno established itself as a logistics center of primary importance for the allied troops. Its proximity to key military bases and supporting infrastructure, such as airfields and supply depots, made it a strategic location for resupply and reinforcement of moving troops. In addition, the mountainous and hilly shape of the surrounding territory offered tactical advantages, facilitating the defense and control of the area.
The troops transiting through Acerno faced not only the logistical challenges of the conflict, but also the difficulties arising from the ground and the resistance of the enemy forces. Due to its strategic importance as a way of access to Naples, both factions clashed several times for the control of the territory. After intense fighting, the allies managed to conquer Acerno, then moving on to their final goal: Naples. A testimony of these clashes is the photo taken by Paul Oglesby, which depicts a church destroyed during the events.Today, Acerno remains a historical symbol of its wartime past. Museums, local streets and historical sites offer the opportunity to explore the history of Acerno during World War II. Like many other towns in the province of Salerno, Acerno is closely linked to the Avalanche operation. An important testimony of this link is the Bridge of Acerno, dedicated to Audie L. Murphy, military, writer, actor and film producer, as well as the most decorated soldier of the Second World War.